Sport di tutti e per tutti: qual è l’attività più adatta a te?

Equitazione, calcio, basket, baseball, football americano, nuoto, fitness e chi più ne ha più ne metta. Ad oggi, le attività sportive disponibili per ciascun soggetto sono molteplici, è sufficiente uscire di casa per rendersi conto di come l’offerta sia ampissima, tenendo conto di come accanto alle pratiche più conosciute ogni anno se ne aggiungano altre meno comuni.
Talvolta, la scelta di uno sport piuttosto che di un altro può dipendere dalla sussistenza di una condizione fisica predeterminata. Nel caso, ad esempio, di infortuni di tipo ortopedico, accanto alla fisioterapia solitamente si propone di svolgere attività di rinforzo e recupero della massa muscolare attraverso esercizi mirati in palestra od in piscina.
In questo contesto, merita menzione importante la questione della disabilità. L’O.I.P.E.S. svolge da anni Equitazione Ricreativa per Disabili, presentando progetti per offrire gratuitamente questo servizio a favore di quanti ne avessero bisogno. Per realizzare siffatte attività, è stato creato un Dipartimento apposito e ci si avvale ad oggi della collaborazione di personale qualificatissimo. Sulla base dell’esperienza acquisita, si è potuto constatare che il disabile che vive queste esperienze con il cavallo, nel breve come anche nel medio-lungo periodo, ha grandissimi benefici sotto il profilo psico-fisico. Tra le altre attività raccomandate ai disabili ricordiamo, ovviamente, il nuoto nelle sue varie declinazioni, oltre a specifiche forme di ginnastica assistita. Tale elenco è tutt’altro che esaustivo, giacché a seconda del tipo di disabilità i soggetti possono svolgere le attività più disparate.

Un discorso delicato è quello che tocca ragazzi e bambini. Quali sport fargli praticare per favorirne la crescita corretta, lo sviluppo delle capacità psicomotorie innate e, laddove possibile, insegnargli l’importanza della condivisione e del rispetto?
Oltre all’onnipresente e sponsorizzato nuoto, sport che per taglio e valori trasmessi si pongono in posizione preminente sono l’equitazione e le arti marziali. L’attività equestre ha il beneficio di responsabilizzare, insegnando a chi la pratica il rispetto per l’animale. Inoltre, andare a cavallo aiuta in maniera importante la postura ed ha un effetto fortemente rilassante sopratutto su giovani iperattivi.
L’etimologia della dicitura arte marziale rievoca l’esecuzione di determinati atti sotto una ferrea disciplina. Infatti, queste attività hanno l’importante ruolo di educare chi le pratica al rispetto delle regole e del prossimo anche se trattasi di un avversario; così, benché molti ricolleghino il Karate, il Judo od il Ju-jitsu al semplice “menare le mani”, queste “arti” fanno esattamente il contrario, trasmettendo in primis il ripudio di ogni forma di violenza gratuita.
Quindi, al di là di ogni demagogia, nonostante sport come il calcio, il rugby ed il tennis siano largamente più diffusi sicuramente non sono i più indicati per i più giovani.

Passando da una fascia d’età ad un’altra, constatiamo che specialmente tra le persone dai 18 anni in su regna sovrano l’interesse per il fitness. La rapida evoluzione che ha avuto il fenomeno ci porta oggi di fronte ad una ampissima platea di attività che si ricollegano e richiamano al fitness, avente come scopo il wellness e la cultura fisica. Accanto alla semplice sala pesi, ormai ogni palestra si è dotata di spazi dedicati al Cross-fit, alla Zumba, al Pump ecc. Lo svolgimento di sport in questo ambito aiuta sicuramente lo sviluppo muscolare, quando il tutto è compiuto sotto la supervisione di persone altamente competenti.

Terminiamo il nostro percorso trattando il tema dello sport relazionato alla così detta terza età. Demograficamente, l’Italia è un Paese che anno dopo anno “invecchia”. La questione che si pone è la seguente: una persona anziana può fare sport?
Alla domanda non può che rispondersi positivamente, realizzando che è scientificamente dimostrato come l’attività sportiva aiuti, in particolare le persone in età avanzata, a mantenere stabili i livelli di colesterolo, fluido il sangue, in salute cuore e polmoni.
Rimane da interrogarci quali siano gli sport più indicati. Sicuramente il nuoto, contemplando movimenti in acqua aiuta notevolmente giunture e cartilagini, ma non si può, d’altronde, trascurare l’importanza avente per gli ultrasettantenni la ginnastica posturale. Attraverso quest’ultima si riesce, compiendo degli esercizi di allungamento e non solo a far fronte a diverse problematiche a livello reumatico prevenendo nel contempo l’insorgenza di disturbi a livello ortopedico.

Tirando le somme la pratica sportiva riveste un ruolo cardine per ogni età ed in taluni casi ha veste propriamente sociale, per cui, non possiamo che concludere citando De Coubertin: “per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore”.