Double C a Cairo…dalla monta western agli attacchi

Double C…La C è la lettera iniziale di 2 cognomi, quello di Viviana e di suo marito, Emiliano… “Poi in italiano sembrava banale, e così, ecco la versione inglese, con un logo che ricorda quello di Chanel…”…Scherza Viviana, la titolare del centro di Cairo (Sv). Una con i piedi ben ancorati al terreno, sostenitrice di una politica dei piccoli passi, e del fatto che le maggiori conquiste si ottengono lavorando a testa bassa.

“Da sempre, ho lavorato in diversi maneggi, facendo un po’ di tutto, anche a livello di discipline. Dopodichè, è nata l’esigenza di occuparmi dei miei famigliari…e così ho deciso di “portarmi il lavoro a casa”. Avevo un cavallo, poi ho conosciuto mio marito, e sono diventati 2…e dopodichè non ci siamo più fermati”.

Attualmente la scuderia conta 22 posti, 10 sono i cavalli della scuola e 10 quelli di privati. Monta western su tutto per la scuola e la passeggiata…e poi una grande passione, con delle soddisfazioni peraltro, quella degli attacchi.

“Gli attacchi…si sono una passione, un qualcosa nato per gioco attraverso la conoscenza e l’amicizia con Fabrizio Bianchelli…Un anno poi è capitato che facessero i casting per gli show a Verona…abbiamo partecipato con una pariglia storica…e ora sono 8 anni che facciamo la nostra parte negli show, con la pariglia, il tiro a 4, quello a 6…Anche da noi lo spazio per questa disciplina non manca, disponiamo di un grosso campo in erba, che è stato teatro di alcune tappe delle gare di Wagon Trail”.

I cavalli? Quarter, la passione di Viviana, e poi Haflinger, di cui presso il Double C è in partenza un allevamento.

I frequentatori del centro? Dai bambini agli adulti, dalle lezioni alle passeggiate, ai trekking nel parco dell’Adelasia o che in più tappe arrivano dall’entroterra fino al mare. “A tutti si cerca di insegnare a rispettare il cavallo, lavorando con lui e non contro di lui..Lo staff è composto, oltre che da me ed Emiliano, da Stefano, un nostro storico amico. E poi da alcune ragazze che crescono con noi e ci aiutano…senza dimenticare le loro famiglie..”.

“Sogni? Certo che ne abbiamo..sicuramente il maneggio coperto è tra questi, ma procediamo un passo alla volta, e sopra ogni cosa ci interessa portare avanti un discorso in cui la qualità sia al primo posto..”.

Giorgia Ferrero