Andrea Nardoni: da 20 anni con gli Haflinger

Un incontro di lavoro, informatico e non equestre. E’ iniziata così l’avventura tra Andrea Nardoni e AnaCHrai, l’associazione italiana dedicata al cavallo Haflinger. Quest’ultima, infatti, cercava una risorsa giovane che avesse dimestichezza con le procedure informatiche. Era il 2001, e Andrea, fresco di studi di Agraria, venne inserito nell’organico…

Sono passati vent’anni da quel primo incontro – commenta Nardoni – Anni di studio e lavoro nei quali ho avuto modo di avere rapporti scientifici con genetisti ed università, con gli ispettori di razza, con gli allevatori e ed i loro cavalli che sono fonte d’insegnamento sia equestre che culturale a tutto tondo…Il mio percorso formativo è stato un “learning by doing”, ho imparato tutto quello che so sul mondo equestre facendolo e vedendolo fare”.

ANACRHAI ha una storia importante e molto lunga, il riconoscimento ministeriale avvenne nel 1974 ma già dal 1971 iniziarono i lavori di riordino dei vari archivi zonali, ereditati dagli istituti d’incremento ippico allora sotto l’egida dell’esercito. Già soltanto il lavoro di recupero e tutela di questo patrimonio storico è stata un’impresa titanica, fondamentale per mettere le basi della moderna selezione.

Dalla fine degli anni 80 primi 90 ANACRHAI ha dato vita ad epocali cambiamenti, proprio al fine di trasformare il cavallo Haflinger e il suo obiettivo selettivo, da cavallo da tiro leggero e carne ad un cavallo da diporto, equiturismo e sport. Siamo stati i primi ad utilizzare i microchip 20 anni prima che divenissero obbligatori, e ad avvalerci di indici genetici, poi negli anni migliorati e tarati sulle nuove esigenze. Ma ancora: revisione degli stalloni, prove attitudinali, raduno unico degli stalloni, linee rare, in 50 anni di storia sono state fatte tantissime cose. Questo non senza affrontare alcune difficoltà, perché le politiche cambiano, i rapporti con la zona d’origine non sono sempre stati idilliaci, e sicuramente c’è sempre da migliorare. Oggi ci troviamo ad avere un cavallo sicuramente diverso rispetto all’inizio, un cavallo che la selezione ha trasformato e reso più idoneo al diporto. La selezione è giovane e mantenere i risultati odierni non è così scontato, tanto più che una selezione fatta in purezza ha inevitabilmente ridotto il patrimonio genetico di biodiversità. Il nostro compito attuale è tutelare e recuperare, là dove possibile, quel patrimonio messo a repentaglio da tale erosione genetica, ma allo stesso tempo consolidare e migliorare ulteriormente i risultati ottenuti. Dovremo anche dar seguito alle variazioni del disciplinare che premiano il cavallo Haflinger sportivo. Diffusione, sviluppo e promozione passano obbligatoriamente anche dal mercato. Sarà necessario da parte gli individualismi, e remare tutti nella stessa direzione.

Alcuni dicono che l’Haflinger sia diventato un cavallo “difficile”..

Ci sono delle criticità che gioco forza una selezione, giovane e fatta in purezza, si trascina dietro. Dobbiamo correggerci e correggere, senza invadenze ma con chiarezza. Come spesso accade cambiare cominciando da zero è difficile ma d’immediata percezione, affinare e cercare l’eccellenza è ancor più complesso e a volte poco popolare, ma è nostro compito provare a farlo. Grazie al PSRN stiamo ormai da 4 anni monitorando il carattere di giovani soggetti che si presentano all’iscrizione ai registri riproduttori. E’ sempre difficile scindere l’indole innata dall’ambiente. Chi alleva e utilizza il cavallo Haflinger ci dice che sicuramente cambiando la struttura, si ha un animale più performante e talvolta anche più nevrile. Ciò non significa che il carattere del nostro cavallo sia cambiato. Monitorando costantemente con apposite schede valutative abbiamo visto che rimangono cavalli a sangue freddo, gestibili e se ben lavorati anche volenterosi.

Ovviamente, non mancano i progetti per il futuro…

Per quanto riguarda il futuro del Cavallo Haflinger stiamo cercando di migliorare il nostro Haflinger al fine di avere un soggetto sempre più idoneo all’ utilizzo per tempo libero e sport, cercando di concentrare le forze sulla selezione morfologica di un cavallo armonico corretto negli arti e appiombi, con  andature ampie  ed elastiche, caratteristiche fondamentali per avere un buon soggetto da utilizzo. Tutto questo senza tralasciare il modello e la tipicità del cavallo Haflinger, nonché il temperamento, caratteristica da sempre apprezzata nella nostra Razza. Per quanto riguarda invece la parte genetica, stiamo cercando di fornire a tutti gli allevatori strumenti per la salvaguardia della biodiversità e mantenere la consanguineità entro determinanti livelli di guardia. Sul nostro sito web è presente una pagina PSRN Equinbio.2  dedicata alla verifica e all’approfondimento di tali tematiche con la possibilità di verificare la percentuale di consanguineità rispetto  allo specifico accoppiamento ipotizzato. Ad esempio un allevatore proprietario del soggetto X può calcolare con qualsiasi stallone in produzione la percentuale esatta di consanguineità. Inoltre abbiamo costruito un database on –line , gratuito per inostri soci, dove è possibile vedere tutte le genealogie di tutti i cavalli Haflinger che abbiamo in archivio  ( circa 68.000 soggetti) e per ogni soggetto è possibile anche ascendenze e discendenze di ogni soggetto iscritto al Libro Genealogico.

 Negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti nel sistema allevatoriale molto importanti. ANACRHAI è al passo con i cambiamenti, ed è diventata un’associazione di primo grado, là dove i soci diretti sono gli allevatori e proprietari. Speriamo di poter avere rapporti sempre migliori per il bene comune. I rapporti umani sono alla base per un proficuo impegno delle varie realtà coinvolte, noi siamo dove siamo grazie alla moltitudine di allevatori e possessori e utilizzatori di questo patrimonio italiano apprezzato in tutto il mondo: il cavallo Haflinger. Dovremo essere bravi a difendere le nostre autonomie e titolarità, mantenendo proficue e fattive le collaborazioni preziose con le altre associazione di razze equine, ma anche con la zona d’origine del cavallo Haflinger, nonché con l’associazione Mondiale legata a doppio filo con Italia e Austria. Inoltre ci è stata assegnata dal ministero anche la gestione del Libro genealogico del cavallo Noriker, sfida che accettiamo con entusiasmo e che spero possa essere ben accolta anche dai tanti allevatori di questo “gigante buono”, il cavallo Norico”.

Giorgia Ferrero